11 - 12 agosto 2025
Calatafimi Segesta
Medea
Medea è l’emblema della condizione umana: un essere intrappolato tra il desiderio di vendetta e la consapevolezza della propria solitudine cosmica. Non c’è redenzione per Medea, solo il vuoto che segue la distruzione.
Questa visione pessimistica e quasi esistenziale del mito si riflette in una regia che non cerca di offrire soluzioni o consolazioni, ma solo di mettere in scena l’ineluttabilità della tragedia.
Questa lettura di “Medea” di Seneca è profondamente radicata nella psicologia del personaggio e nell’analisi delle forze archetipiche e ultraterrene che lo muovono.
Il risultato è una tragedia potente, viscerale e inquietante, che esplora le profondità dell’animo umano attraverso un personaggio che sfida ogni legge e ogni confine, in una battaglia titanica contro il destino.
(Daniele Salvo)